Prelato francese. Cancelliere
dell'università di Parigi nel 1263, resse la diocesi parigina dal 1268 ed
ebbe un notevole peso nella definizione della teologia francese delineatasi nel
corso del XIII sec. Si rese protagonista della condanna di numerose proposizioni
di Averroè e di altri esponenti delle dottrine aristoteliche: nel 1270 ne
condannò 15 e nel 1277 219. La condanna emessa nel 1277 colpì
inoltre le tesi dell'amor cortese espresse nel
De amore di Andrea
Cappellano (Orléans 1210 circa - Parigi 1279).